MASSERIA DISO – IL TABACCHIFICIO

Diso, Lecce | restauro

 

architetto: Raffaele Centonze
città: Diso, Lecce
anno: 2018
cliente: Privato
impresa: Sepe Service srl – Renova s.r.l.


 

Vecchio Fabbricato artigianale denominato “Pasturizza”, costruito nella prima metà degli anni ’30 per lavorazione del tabacco (deposito, cernita, selezione, disinfestazione e forni), testimonianze raccontano che le camere a sinistra erano riscaldate con stufe a 50^ a solfuro di carbonio per evitare le tarme; lavoravano circa 100 operaie; durante la guerra accoglieva soldati polacchi e partigiani; dopo la guerra fino agli anni ’50 deposito di grano e cereali, per la distribuzione pro-capite della dose di pane! Negli Anni ’60, con la fine della tabacchicoltura fu venduto a privati. Nel recupero dell’antico opificio, che avrà una destinazione residenziale/ricettiva si è pensato di dare un carattere piuttosto industriale, attraverso l’utilizzo del ferro per diverse finiture (tipo pareti vetrate, infissi, e illuminazione) e del pavimento “industriale” (battuta di cemento al quarzo). L’impianto planimetrico molto interessante si presenta con una “croce latina” (“tre navate” con “transetto” e “abside”) intorno alla quale si dislocano le varie suite; le 36 volte a stella, ampie e molto alte, di cui è composta “La Grande Chiesa” la rendono un fabbricato rurale mozzafiato con importanti “fuori scala” amplificati dall’uso del bianco.

An old building called “Pasturizza”, built in the first half of the Thirties to manufacture tobacco (storage, sorting, disinfestation and kilns). The rooms on the left were heated with 50° carbon disulfide stoves to avoid moths. About 100 people worked in the factory (most female); during the War it hosted Polish soldiers and insurgents. During the Fifties it turned into a wheat and cereals warehouse for the distribution of bread. In the Sixties with the end of tobacco growing it was finally sold.
The old factory is now a residence and accomodation facility. The original idea was to keep the industrial aspect with the use of iron for window walls, frames and lighting and concrete pavement. The plan is latin crossed with three naves, transept and apse; the rooms are all around. The “Grande Chiesa” is formed by 36 star-shaped ribbed vaults, very high and wide, which make it a breath-taking rural building.